Punti ed ombre di varia forma, che si spostano nel nostro campo visivo disturbando la vista: sono le mosche volanti o miodesopsie, frequenti soprattutto a partire dalla terza decade di vita.
Non è ancora ben noto il perché certi individui siano soggetti a sviluppare tale problematica, anche se numerosi studi hanno evidenziato alcuni fattori predisponenti, quali ad esempio la presenza di miopia, di diabete o di stress cronico, oltre alle più ovvie degenerazioni vitreali legate all’invecchiamento.
Nella maggior parte dei casi, le mosche volanti sono imputabili a due cause principali, ovvero al riarrangiamento degenerativo delle fibrille del collagene, importante molecola proteica della componente vitreale, oppure alla presenza di materiale esogeno in seguito a processi infiammatori. Il risultato è una disomogeneità del corpo vitreo, percepito dai nostri occhi per via della dispersione, da parte di queste strutture anomale, della luce che entra attraverso le pupille.
In genere le mosche volanti arrecano fastidio senza compromettere l’acutezza visiva. In tali casi, non sono consigliati i trattamenti invasivi e non privi di rischi, quali la vitreoctomia e il laser, che si rivelano essere invece indispensabili nei casi in cui la qualità di vita sia gravemente alterata.
Solitamente quindi, vi è un adattamento del paziente ai sintomi visivi e l’approccio è di tipo conservativo. Inoltre la valutazione dei sintomi è spesso molto soggettiva e varia da persona a persona.
Cosa fare allora? Oltre ad effettuare periodici controlli medici per monitorare il quadro clinico ed escludere il rischio di distacco della retina, è possibile arricchire la propria alimentazione con alcuni elementi preziosi per il benessere oculare, ricorrendo anche all’uso di integratori che contengano DHA, selenio, Vitamina C, Vitamine del gruppo B.
L’apporto di questi nutrienti si rivela infatti essere una valida strategia per controllare e limitare i disturbi visivi e migliorare la salute delle strutture oculari e in generale la qualità di vita, grazie alle loro proprietà antiossidanti e alla loro capacità di mantenere l’equilibrio metabolico oculare.